Monday 17 October 2016

Reading Challenge #9 – Harry Potter and the Cursed Child

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E' di nuovo tempo di Reading Challenge! E la sfida di questo mese consisteva nel leggere un libro pubblicato quest'anno. Mai scelta è stata più facile. Era inevitabile che il mio dito indice si fermasse sulla copertina di uno dei libri più attesi del 2016: Harry Potter and The Cursed Child.

Ora, questo volumetto ha suscitato uno tsunami di reazioni sul web. C'è chi l'ha amato, chi l'ha odiato, chi rifiuta di metterlo anche solo vicino agli altri libri di Harry Potter, chi l'ha trovato delizioso ed emozionante. Io mi colloco un po' nel mezzo.

Premessa: Harry Potter and The Cursed Child NON è l'ottavo libro della serie del maghetto inglese più famoso del mondo. Come molto già sapranno, a giugno al Palace Theatre di Londra è stato inaugurato un nuovo spettacolo teatrale, e quello spettacolo è appunto Harry Potter and the Cursed Child. Il libro che abbiamo tra le mani altro non è che lo script di tale show, e si basa su un racconto scritto dalla Rowling, ma adattato e modificato dall'ideatore dello spettacolo, Jack Thorne.

Detto ciò, parliamo di cose serie: di cosa tratta tale libro? Il libro riprende un po' da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti nell'ultima scena de I Doni della Morte. Harry, Ron ed Hermione sono cresciuti e hanno messo su famiglia, e accompagnano i loro bambini all'Hogwarts Express, che li porterà alla magica Hogwarts. Harry lavora per il ministero, ovviamente per contrastare le arti oscure; Ginny fa la mamma a tempo pieno e cura la rubrica sportiva del Profeta; Ron dirige il negozio di Trucchi Magici Weasley (e io lì mi sono chiesta: e George??), mentre Hermione... beh, lei è Ministro della Magia (non che la ragazza non fosse ambiziosa, eh?).

Se l'infanzia di Harry è stata difficile perchè ha sempre sofferto per la mancanza dei genitori, bisogna dire che da padre non se la cava un granchè bene. Le cose sono facili con il figlio maggiore James e con la piccolina Lily, ma proprio non riesce a comprendere a pieno il suo secondogenito, Albus Severus. Il quale a sua volta non comprende il genitore, e si sente schiacciato dal peso della sua fama. Non solo: Albus non fa parte della grandiosa Grifondoro, ma di Serpeverde, e il suo migliore amico è – udite udite – Scorpius Malfoy, figlio del biondissimo Draco.

L'incomprensione tra padre e figlio darà il via alla storia che leggiamo nel libro, nel quale comprariranno tanti personaggi a noi cari, e alcuni creati nuovi di zecca per questo nuovo capitolo. La trama è bella, e anche lo svolgimento della storia in se' non è male. Mi è piaciuto leggere questo libro, rimmergermi nel mondo magico della Rowling, e più di una volta mi sono ritrovata con gli occhi incollati alle pagine, incapace di chiudere il volume, proprio come succedeva con i libri della serie.

Ma. Ovviamente c'è un ma. Perchè alcune cose invece mi hanno fatto storcere un po' il naso.
Ron nel libro è praticamente inutile, un'appendice di Hermione, a mio avviso, messa lì per strappare qualche sorriso con le sue battute (dato che praticamente è l'unico che ne fa). E non capisco perchè abbiano scelto di dargli il ruolo di dirigente del negozio di magia dei gemelli, tagliando completamente dalla trama George.
In alcune scene, Harry è proprio un co... comero. Ok l'ansia per la sparizione del figlio, ma il litigio con la McGranitt e le cose che le dice, proprio non sono da Harry. Così come non mi è piaciuta la scena in cui Harry dialoga con (attenzione rischio SPOILER) Silente, o meglio con la figura nel suo quadro, e tutto quello che sa fare è sparargli addosso rancore (ancora!!) per averlo mandato a salvare il mondo da solo.

Poi, Albus e Scorpius fanno parte di Serpeverde, che da sempre accoglie maghi oscuri, malandrini e in generale brutta gente. Ma loro due non hanno affatto le caratteristiche di due Serpeverde, anzi! Si comportano proprio come a loro tempo si comportavano Harry, Ron ed Hermione, sono coraggiosi e si buttano a capofitto nelle imprese più impossibli per amore di chi sta loro intorno. Dunque a mio avviso, far entrare Albus in Serpeverde è stato solo un espediente per dare un tocco di pepe alla storia, ma non è assolutamente rilevante. Come già detto, entrambe i ragazzi hanno caratteristiche che li avvicina molto più a Grifodoro che alla casa di Voldemort.


Queste le mie oponioni su Harry Potter and The Cursed Child. Voi invece l'avete letto? Vi è piaciuto? Cosa ne pensate? Un abbraccio e a presto! xoxo

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