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Lo scorso
Dicembre è uscito al cinema
Sully,
un film drammatico/autobiografico con protagonista Tom Hanks, e
diretto da Clint
Eastwood. Si tratta di
un film bellissimo a mio avviso, ma potrei essere di parte, essendo
collegato direttamente al mio lavoro. Si basa comunque su una storia
vera – una storia a tratti agghiacciante, a tratti miracolosa – e
io ve ne consiglio la visione.
La
storia dunque si basa sugli avvenimenti del 2009, quando il mondo ha
potuto testimoniare un evento del tutto fuori dal comune:
l'atterraggio di un aereo sul fiume Hudson. Non a caso, i
telecronisiti e i giornalisti hanno etichettato in seguito il caso
come “il miracolo
sull'Hudson”.
Protagonista del miracoloso atterraggio, il comandante Chesley
Sullenberger, chiamato affettuosamente “Sully”.
Il
15 gennaio 2009 dunque Sully e il suo equipaggio si preparavano per
un volo di routine, dall'aeroporto LaGuardia fino all'aeroporto
internazionale Charlotte Douglas. Tutto procede secondo copione, fino
a quando, dopo soli 3 minuti di volo, l'aereo si imbatte in uno
stormo di uccelli, alcuni dei quali restano incastrati nei motori,
danneggiandoli e rendendoli inutilizzabili.
Per
il comandante Sully e il suo copilota Jeff Skiles urge un atterraggio
di emergenza, ma i motori sono talmente danneggiati che tornare
indietro a LaGuardia risulta impossibile. Il comandante dunque prende
una decisione fredda e pericolosa, forse altrettanto impossibile che
tornare all'aeroporto LaGuardia con i motori danneggiati: atterrare
sul fiume Hudson.
Un
atterraggio sull'acqua è sempre molto pericoloso, e non sempre va a
buon fine. Sull'aereo erano presenti 155 passeggeri, più
l'equipaggio, e le vite di tutte quelle persone dipendevano
dall'abilità del comandante Sully di effettuare un atterraggio
pericolosissimo in maniera perfetta. Sully ci è riuscito, e il suo
nome è diventato leggenda nel mondo dell'aviazione.
Dopo
l'episodio, si sono aperte indagini su indagini, le quali sostenevano
che la scelta del comandante Sully fosse stata azzardata e inutile,
perché secondo le simulazioni fatte in seguito per indagare i danni
dell'aereo, i due piloti avrebbero potuto tranquillamente tornare
indietro e riportare l'aereo a LaGuardia.
Il
mondo resta diviso in due su tale argomento; alcuni sostengono che
Sully sia un eroe, altri che abbia solo cercato di mettere in mostra
le sue qualità e che abbia messo in pericolo la vita di tutti i
passeggeri dell'aereo inutilmente. Fatto sta che le indagini
successive hanno dimostrato che i motori erano troppo danneggiati per
permettere ai piloti di tornare indietro in tempo, e che Sully è
riuscito ad effettuare un atterraggio impossibile in modo miracoloso.
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