Bentornate sulla nostra rubrica dedicata alla
creazione di un mini guardaroba, funzionale, dinamico e che rifletta alla
perfezione il nostro stile e le nostre esigenze. Nei due post precedenti
abbiamo visto insieme come creare le basi del nostro guardaroba perfetto,
facendo pulizia nell’armadio (qui),
e come trovare spunti per creare il nostro stile personale (qui).
Oggi invece inizia la parte divertente. Capire
quali sono i capi che ci mancano per la creazione del guardaroba perfetto.
Ancora una volta, la divina Caroline (link al suo
blog qui) viene in nostro aiuto per aiutarci a capire quali sono le nostre necessità. Ci
offre mezzi, spunti e idee, e tutto quello che serve da parte nostra è un solo
elemento: l’onestà.
Partiamo dall’inizio. Ora che abbiamo i capi base
del nostro guardaroba, e che abbiamo capito qual è lo stile che vogliamo
adottare, non ci resta che capire quali capi ci mancano per ottenere il
risultato che vogliamo. Ovviamente, non dobbiamo dimenticare che il nostro
guardaroba deve avere un numero limitato
di capi, che Caroline pone 37, noi novelline arrotonderemo e faremo 40.
Vi descriverò in breve quali passi ho fatto io.
Avevo bene in mente quale tipo di guardaroba volevo
costruirmi. Volevo fosse un guardaroba classy,
elegante ma senza essere altisonante. Per questo motivo volevo che alcuni capi
facessero assolutamente parte di questo mio armadio:
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Siccome possedevo già alcuni di questi capi, tutto
quello che mi restava da fare era acquistare quelli mancanti. Attenzione però!
Naturalmente non possiamo (e non vogliamo) stilare
giù una lista infinita di capi e dar
fondo alla nostra carta di credito, perché 1 – non è lo scopo del nostro
progetto e 2 – noi non siamo Paris Hilton. Non abbiamo tutti i suoi soldi e
soprattutto, molto probabilmente non avremo molte occasioni per sfoggiare un
abito lungo, rosso, in raso di Valentino, per quanto ci piacerebbe averne uno.
La prima cosa da fare dunque è prendere carta e
penna, e stilare in breve la nostra giornata
tipo.
Cosa facciamo?
Dove andiamo?
Come siamo vestite in quelle occasioni?
Andiamo in palestra? Indossiamo una tuta?
Andiamo a lavoro? Ci serve un’uniforme?
Lavoriamo da casa? Stiamo in pigiamone tutto il
pomeriggio?
In questo modo capiremo quanto tempo passiamo fuori
casa, quali sono le attività alle quali ci dedichiamo di più e di conseguenza quanti vestiti ci servono davvero.
Ed è qui che entra in gioco la nostra onestà. Non
mentite a voi stesse! Io per esempio, mi sono resa conto che haimé, non mi
serve affatto un guardaroba cicciotto perché, a parte le serate fuori col
moroso o con gli amici, ho veramente poche occasioni per sfoggiarlo. Il mio lavoro occupa almeno il 70% della mia
giornata, e richiede l’uso di un’uniforme.
Nei giorni in cui non mi va di uscire
resto a casa in pigiamone. A conti
fatti perciò, non ho bisogno di tanta roba. Dunque non la comprerò! Resterò
fedele alla mia lista, creerò il mio guardaroba base e lo cambierò/arricchirò a
seconda delle stagioni. Facile, no? J
Ora che ho queste informazioni di base posso fare
ancora di più, e stilare una lista
di almeno dieci capi che indosso praticamente sempre (senza contare l’uniforme,
si intende!). Stivali? Ballerine? Cappelli? Camicie? Converse? Jeans? Leggins?
Maglioni larghi?
Questo ci aiuterà a capire cosa ci rappresenta e
cosa no, e ci aiuterà ancora nello shopping. Io per esempio non indosso mai
scarpe da ginnastica, perciò, per quanto mi piacciano le Hogan non ne comprerò
un paio, perché so che poi resterebbero a far muffa nella scatola.
Ora che avete la lista dei vostri capi passpartout potete divertirvi a
fare schemi di quelli i vostri outfit preferiti, per capire ancora di più la
vostra “style personality.” Questo
vi aiuterà anche a capire quali sono gli accostamenti
di colori che fate di più (e che dunque vi vedete meglio addosso) e quali
sono quelli che evitate.
Sul blog di Caroline trovate tate idee e spunti per
la creazione del vostro capsule wardrobe, andate a farci un giro! Noi ci
vediamo qui domani, e al più presto arriverà il quarto post di questa rubrica,
che corrisponde allo step successivo (e più divertente): lo shopping!
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