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Nuova serie Tv che ho iniziato a seguire da poco, e
alla quale mi sono affezionata perché conosco già la storia raccontata nei
libri e dal film uscito nel 2013: si tratta di Shadowhunters – città di ossa.
Shadowhunter infatti nasce come serie di sei libri scritti da Cassandra Clare, e pubblicati in Italia
da Mondadori. I libri hanno avuto un enorme successo, e per questo motivo si è
scatenato l’uragano merchandising, ma non solo. Nel 2013 infatti è uscito al
cinema un film ispirato alla storia con Lily Collins e Jamie Campwell Bower, e
addirittura di recente è stato pubblicato un manga sempre ispirato alla storia
originale di Cassandra Clare.
Il film avrebbe dovuto essere il primo di sei,
essendo il progetto iniziale quello di dare vita cinematografica a tutti i
libri – come con harry Potter, Twilight e così via – ma purtroppo la pellicola
non ha raggiunto il successo sperato, e il progetto è stato abbandonato. L’anno
scorso però sul web ha serpeggiato un pettegolezzo: presto sarebbe stata
prodotta una serie TV di Shadowhunters, che avrebbe raccontato la storia dei
libri, modificandola un po’, come successo col pluripremiato Vampire Diaries.
Ecco dunque che questo mese abbiamo assistito alla
programmazione dei primi episodi della prima stagione. E ora ne parliamo
insieme.
Prima di iniziare la nostra discussione,
un’infarinatura generale sulla trama: Clary Fray è una ragazza sedicenne, ama
disegnare e i manga, vive con sua madre, che è un’artista, e ha un solo buon
amico, Simon, un semi-nerd (in senso buono) come lei, che sogna di diventare un
musicista famoso.
Un giorno i due vanno in discoteca, e mentre
ballano Clary vede un ragazzo pugnalare un'altra persona. Si mette a urlare, e
l’ “assassino” la guarda stupefatto prima di sparire nel nulla. Nessuno nella
discoteca sembra aver notato nulla, e Clary si spaventa, pensa di avere le
allucinazioni. Scoprirà presto però che non si tratta affatto di allucinazioni:
il ragazzo che ha visto in discoteca si chiama Jace, e fa parte di un terzetto
di cacciatori di demoni. Quello che lui ha ucciso, infatti, non era una
persona, ma un demone con sembianze umane. Ed è rimasto molto stpito dal fatto
che Clary l’abbia visto, perché nessuno dovrebbe essere in grado di vedere i
Nephilim, che è quello che lui e gli altri cacciatori sono, e che significa,
per inciso, persone metà uomo metà angeli.
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Il fatto che Clary riesca a vederli indica una
cosa: anche lei possiede sangue di angelo. Ovviamente la ragazza non ci crede,
ma tornata a casa trova l’appartamento in un caos totale e sua madre in coma.
Capisce di essere in pericolo, e si rifugia nella base operativa dei Nephilim.
Saranno loro a dissipare un po’ la nebbia che circonda il passato di Clary, la
quale scoprirà presto che sì, anche lei ha sangue di angelo, così come sua
madre e suo padre Valentine, e che è stato proprio suo padre a ridurre in fin
di vita la mamma, perché lei ha nascosot un oggetto che Valentine ritiene molto
importante. Anche Clary dunque inizia la sua vita da Nephilim, cacciare i
demoni, e in tutto questo scoprire cosa cela il segreto del suo passato, capire
il modo per risvegliare sua madre e impedire che i malvagi piani di Valentine si
concretizzino.
Ora, se il film aveva ripreso quasi alla perfezione
la trama originale, il telefilm invece presenta, già dalla prima puntata, una
serie di differenze. Tanto per cominciare, i protagonisti non sono sedicenni ma
diciottenni; Clary non va alle superiori ma sta per iscriversi al college;
Simon non suona con un gruppo di ragazzi, come nel libro, ma con una ragazza,
che è innamorata di lui (ma lui non l’ha capito…perché è in realtà innamorato
di Clary, come nei libri originali, e ha occhi solo per lei). Poi, il modo in
cui Clary e Jace si conoscono è diverso: nel libro Clary e Simon vanno al club
Pandemonium e lì Clary vede Jace uccidere il demone. Sarà poi Jace a mettersi
in contatto con lei e spiegarle che è. Nella serie TV invece Clary urta Jace
per sbaglio fuori dalla discoteca, e siccome gli altri ragazzi non vedono
nessuno pensano che Clary abbia le travegole e che parli da sola. In effetti
questa scenetta – Clary che parla con un invisibile Jace – si ripete molto
spesso, e rende Clary un po’ ridicola. E ancora Luke, fidato amico di Jocelyn
(la mamma di Clary) e capobranco dei licantropi locali, nel libro è
semplicemente una sorta di ranger, nella serie TV è il capo della polizia, ed è
afroamericano, a differenza dei libri.
Non mi dilungo in critiche, né positive né
negativi, perché finora ho guardato solo pochi episodi e non me la sento ancora
di esprimere giudizi. Voglio solo dire che il colore di capelli di Clary è
improponibile, e che già nei primi episodi in più di un’occasione sembra una
scemotta. Mi piace invece tantissimo l’attrice che impersona Izzy – la trovo
assolutamente perfetta! – e anche il personaggio di Alec, il fratello di Izzy,
che somiglia molto di più alla descrizione del libro rispetto all’attore
impersonato nel film. Su Jace non mi pronuncio ancora.
Non posso negare che le differenze coi libri non mi
vanno troppo giù, ma anche Vampire Diairies conta delle differenze enormi coi
libri, ed è venuto fuori un prodotto decisamente migliore della sua versione
cartacea, perciò staremo a vedere!
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