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In questo
lavoro esistono regole molto rigide.
- Devi essere sempre qui dalle dieci di sera alle sei del mattino, con la massima puntualità. Non è concesso nessun ritardo. Non puoi uscire in anticipo.
- Non ti è permesso sfogliare, leggere o esaminare in altro modo i volumi sulle scaffalature. Ti devi limitare a cercarli e consegnarli ai membri, punto e basta.
- Devi registrare con precisione ogni prestito. La data e l'ora. L'aspetto del cliente. Il suo umore. Il modo in cui richiede il libro. L'espressione di quando lo riceve. Se sembra ferito o dolorante. Se ha un rametto di rosmarino infilato nel cappello. E così via.
Il Segreto
della Libreria sempre Aperta è un libro che ho letto il mese scorso e che
mi è piaciuto abbastanza da parlarvene un po’. Non è uno di quei titoli che mi
ha fatto urlare Al Miracolo, ma la storia è carina, e si presta a una lettura
leggera serale post lavoro.
Di cosa parla il libro? Clay Jannon è un giovane neo laureato, che si butta subito nel
campo informatico. Lavora per un po’ come pubblicitario/responsabile web per
una ditta alimentare, ma quando questa fallisce il ragazzo si ritrova in mezzo
a una strada. Cerca altri lavori qua e là, ma la crisi è un muro solido da abbattere, e per un bel po’ non trova nulla.
Poi, una sera, si ritrova in una stradina nella quale spicca una libreria. Il
foglietto appiccicato alla vetrina dice che il responsabile è alla ricerca di
personale, e Clay si propone per il ruolo. Il proprietario, il sig. Penumbra, un
uomo anziano magro e sottile come un giunco, accetta.
Clay è felice di aver trovato finalmente uno
straccio di lavoro, anche se si tratta solo di essere un commesso libraio
notturno. Infatti la particolarità della libreria è che non chiude mai. Resta
aperta 24 ore al giorno, e gli strampalati frequentatori di tale posto sono
ancora più particolari. Stralunati e misteriosi, a Clay fanno un effetto
strano. E ancora più strano è il fatto che tra le regole imposte dal sig.
Penumbra c’è quella di compilare un modulo molto dettagliato sull’aspetto e i
comportamenti dei clienti ogni qualvolta uno visita la libreria per ritirare o
riconsegnare un libro.
Tali libri poi, sono ancora più misteriosi. Perché
sono impilati su scaffali alti e stretti, hanno nomi impronunciabili e… sono
scritti in codice.
Clay all’inizio cercherà di tenersi fuori dalla
faccenda e farà finta di nulla, ma la curiosità avrà il sopravvento, e inizierà
a indagare sulla natura e sul mistero celato dietro i codici degli strani volumi.
Ad aiutarlo ci saranno i suoi coinquilini e i
fidati amici, tra i quali quella che diventerà la pseudo-fidanzata, geniaccio
di Google. E sarà proprio lei a mettere a disposizione alla strampalata squadra
investigativa tutte le risorse del colosso Mondiale, per arrivare a capire qual
è il segreto dei libri di Penumbra.
Il libro, come già detto, è molto carino, leggero e
senza pretese. Ho trovato simpatica l’introduzione e la partecipazione di
Google, colosso informatico contro una piccola libreria polverosa. Ma il
messaggio che l’autore ha cercato di lanciare “puoi essere potente quanto vuoi,
ma sei sempre una macchina e non riuscirai mai a scoprire la magia che si cela
dietro a un libro, e che solo la mente umana può risolvere” mi ha convinta
poco. I pezzi del puzzle si incastrano in malo modo a quel punto della storia,
che non vi rivelo per evitare spoiler a chi fosse intenzionato a leggere questo
libro, e la trama sembra tirata un po’ per i capelli.
Di nuovo, è un libro da prendere con leggerezza, per
riempire i buchi di una giornata noiosa. I personaggi sono simpatici, e il
binomio libri antichi-potenza informatica funziona abbastanza bene.
Ci risentiamo alle prossime letture, un abbraccio!
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