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Oggi parliamo di un film uscito al cinema un po’ di
tempo fa, e che io ho guardato solo di recente. Si tratta di Tomorrowland, un film del 2015 diretto
da Brad Bird e che conta nel cast
nomi quali George Clooney e Britt Robertson. Ho letto diverse recensioni su questo film,
alcune entusiaste, altre molto meno.
Tutto inizia durante l’esposizione di New York del
1064, quando Frank Walker, un piccolo genio, si reca da solo sul posto per
presentare la sua invenzione, un prototipo di jet pack. Qui la sua invenzione
viene rigettata, perché imperfetta, ma suscita la curiosità di Athena, una
bambina che gli regala una spilletta blu. La spilletta è un oggetto che serve
ad aprire una sorta di passaggio segreto/parallelo che teletrasporta Frank in
un altro mondo, futuristico, dove gli sarà possibile affinare le sue invenzioni
e sfruttare il suo genio.
Salto ai giorni nostri. Casey è un’adolescente
ribelle e sognatrice, che continua a ripetere che il futuro non è scritto, ma
gli uomini possono forgiarlo con le proprie mani. Per questo motivo cerca di
impedire la demolizione della base Nasa dove lavora suo padre – il quale si
troverebbe in tal caso senza lavoro, e che sembra essersi rassegnato all’idea.
La sua indole sognatrice e testarda ispira Athena,
la quale regala anche a lei la medesima spilletta. Anche Casey allora si
ritrova catapultata a Tomorrowland, e anche lei, come Frank tanti anni prima,
se ne innamora. La spilletta però si scarica, e Casey non può tornarci; su
internet scopre che c’è un luogo dove le spillette sono ricercate come oggetto
da collezione, e decide di andarci.
Qui scopre che il posto è gestito da androidi, che
stanno cercando “la bambina”. Dopo aver rischiato la pelle, Casey scopre che
“la bambina” è Athena, che è stata lei a regalarle la spilletta, e che ha una
peculiarità che le permette di mantenere lo stesso aspetto che aveva quando ha
conosciuto Frank.
Athena vuole che Casey torni a Tomorrowland per
salvare il posto da una sorta di catastrofe non ancora ben specificata, e per
farlo deve chiedere l’aiuto di Frank, che da quel posto di sogno era stato
esiliato. Frank all’inizio non vuole assolutamente avere niente a che fare con
Casey, ma dopo cambierà idea…
Il film non è, effettivamente, niente di eccezionale.
Trama semplice, complotti prevedibili, finale ancor più prevedibile. Si cerca
in qualche modo di mandare un messaggio allo spettatore – che in tal caso è in
media un ragazzino, si presuppone. La morale è “non distruggete il futuro,
anche se le cose sembrano disastrose insieme possiamo cambiarle, abbiate
speranza”. Niente di nuovo sotto la luce del sole, ma tutto sommato il film
risulta godibile, regala buoni momenti di umorismo, e riesce a far sorridere lo
spettatore. Perfetto per una serata di relax con pop corn e patatine alla mano.
Voi l’avete visto? Cosa ne pensate?
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