Fonte |
Continuiamo con la Reading Challenge! Il libro da leggere questa volta doveva essere
un Thriller; niente di meglio per
me, che li adoro! Ho scelto di leggere un libro che mi aveva già incuriosita, e
del quale avevo sentito parlare molto bene sul web: Nei Luoghi Oscuri, di Gillian
Flynn. Il nome dell’autrice non sarà sconosciuto ai più; si tratta della
stessa autrice di “L’amore Bugiardo,” dal quale nel 2014 è stato tratto un film
con Ben Affleck e Rosamund Pike.
La protagonista è Libby, una ragazza poco più che trentenne, la quale da bambina era
una sorta di “celebrità”, a causa di un evento terribile: lo sterminio della
sua famiglia, sua madre Patty e le sorelline Michelle e Debby. Libby è l’unica
sopravvissuta alla strage, del quale all’epoca (negli anni ’80) era stato
sentenziato responsabile suo fratello maggiore, al tempo quindicenne, Ben.
Quando accusato del triplice omicidio Ben non fa nulla per difendersi e incassa
le accuse, nonostante non ci fossero prove schiaccianti contro di lui. Il
motivo principe per il quale è stato condannato all’ergastolo è stata la
deposizione di Libby in tribunale, la quale ammette di averlo visto compiere la
strage.
In realtà Libby all’epoca aveva 7 anni, ed era una
bambina sola, spaventata e facilmente impressionabile, e ha mentito. Perché lei
quella notte non ha visto un bel niente,
è rimasta nascosta in un canneto in attesa dell’alba.
Ora, a distanza di tanti
anni, si ritrova a dover riaffrontare i demoni del passato, a causa di un
gruppo di persone che le mettono un po’ di pulci nelle orecchie. Si tratta dei
membri del “Kill Club,” un gruppo di
persone appassionate di delitti irrisolti, i quali sono convinti dell’innocenza di Ben, e vogliono
trovare il vero assassino.
Spinta dalle loro argomentazioni, e consapevole del
fatto che quella notte lei non ha visto suo fratello compiere gli omicidi,
Libby va a scavare nei “luoghi oscuri”
della sua memoria, e cerca di contattare le persone coinvolte nel caso
all’epoca dei fatti, per scoprire la verità. Questo implica anche riallacciare
i rapporti col fratello Ben, che lei non vede da quando è stato incarcerato.
Il libro è diviso in capitoli, raccontati in terza persona dai personaggi principali, e alterna presente e passato. Il presente racconta come procedono le
indagini di Libby, il passato ci
racconta in dettaglio cosa è successo il giorno prima degli omicidi, dal punto
di vista di Patty e Ben. Il finale lascia il lettore molto sorpreso, e riesce a
mettere insieme tutti i pezzi lasciati ad arte dall’autrice all’interno del
libro.
Il romanzo scorre
velocemente, e ogni pagina incuriosisce il lettore al punto da spingerlo a
leggere ancora e ancora. L’idea di far raccontare la storia da diversi
personaggi è brillante, perché così il lettore riesce a capire i vari punti di
vista, e le motivazioni che hanno spinto ognuno di loro.
Il personaggio di Libby all’inizio mi stava davvero antipatico, la trovavo odiosa,
viziata e pigra, ma riesce a riscattarsi durante il resto del libro. Anche Ben è un bel personaggio, triste e
tormentato, che per soddisfare il bisogno di sentirsi accettato si ritrova suo
malgrado coinvolto con brutte compagnie.
E poi Patty,
madre single, proprietaria di una fattoria in rovina, perennemente in
bancarotta, che cerca con ogni mezzo di tenere a galla la sua famiglia, ma si
ritrova atterrata da una serie di accuse ingiuste che la faranno crollare in
pezzi.
Consiglio vivamente la lettura del libro, a tutti
gli appassionati di thriller e non. Soprattutto, vi consiglio di leggerlo prima
dell’uscita al cinema del film ispirato al romanzo, così poi potremo discutere
delle differenze tra il libro e la pellicola, e quale dei due ci è piaciuto di
più! A presto, un abbraccio!
No comments:
Post a Comment