Saturday 21 November 2015

Un Weekend ad Amsterdam



Quest’autunno,  io e le mie amiche abbiamo deciso di regalarci una vacanza relax. Dopo mesi di suggerimenti, ricerche su internet, scrollate infinite di immagini prese da Google e proposte degli amici, la scelta è ricaduta su Amsterdam.

La bella città Olandese si trova a soli 40 minuti di volo da Londra, e attrae flotte di turisti per i motivi più disparati. Noi siamo rimaste un weekend, e abbiamo avuto tutto il tempo necessario per visitare la città. Con un po’ più di tempo a disposizione però, sarebbe bello organizzare una gita in periferia, per osservare le distese di fiori e i bellissimi, tipici mulini a vento.

Ovviamente non c’è un modo giusto o sbagliato per organizzare la propria vacanza; noi abbiamo deciso di procedere così:

Primo giorno: Arrivo ad Amsterdam, tappa in hotel e primo giro turistico

Appena arrivate all’immenso aeroporto di Amsterdam, abbiamo subito acquistato un abbonamento che ci permettesse di usare i mezzi pubblici durante la nostra permanenza in città. Ci sono diversi tipi di abbonamento, divisi a seconda di quanti giorni vogliate usufruirne. Poiché noi siamo rimaste un weekend, abbiamo acquistato un abbonamento per 3 giorni. Tale abbonamento costa 25 euro, ed è valido per tutti i mezzi olandesi a marchio GVB, inclusi treni, metrò, tram, autobus e persino traghetti. Per maggiori info consultate il sito https://www.ns.nl/producten/en/overige-kaartjes/p/amsterdam-travel-ticket

Subito dopo, ci siamo dirette in ostello. Grazie all’aiuto delle innumerevoli reviews offerte dal web, non è stato difficile scegliere l’ostello dove abbiamo soggiornato. Si chiama Meininger Hotel, ed è situato vicino alla stazione di Sloterdijk, la quale si trova a sua volta a soli 10 minuti di treno dalla stazione centrale di Amsterdam.

Si tratta di un ostello molto carino e ben tenuto, super gettonato dalle scolaresche. I prezzi sono modici, e per soli 7 euro in più si può usufruire del loro ricco buffet mattutino, e fare una buona colazione.
Da sinistra a destra: l'Homomonument, un monumento in commemorazione di tutti gli omosessuali morti a causa delle persecuzioni nei loro  confronti; sopra: vista da un ponte su uno dei tanti canali della città; sotto: facciata del Rijksmuseum, dedicato all'arte e alla storia. Sul retro di questo museo si trova la piazza Museum Quarter, nella quale è esposta la gigantesca scritta bianca e rossa "I AmSterdam".

 Dopo aver sistemato le valigie, abbiamo iniziato il giro turistico!
Dalla stazione centrale, abbiamo passeggiato fino a Piazza Dam, la piazza principale, attorno alla quale si trovano le strade dello shopping, piene zeppe di negozi di ogni tipo. Caratteristiche sono le così dette “Nove Stradine”, ossia un reticolato di stradine (sono un po’ più di nove in realtà, ma quelle aggiuntive sono state costruite dopo le nove originali) famose per i negozietti vintage e retrò.

A pranzo ci siamo viziate con una mega crepe al salmone da Pancake Factory, una catena di ristoranti specializzati in pancake appunto, grandi o piccole, dolci o salate. Deliziose!

Da lì ci siamo dirette verso la casa di Anna Frank, che purtroppo però non abbiamo potuto vedere perché era già fully booked. Abbiamo perciò solo fatto un giro nel quartiere, e poi ci siamo dirette verso il bellissimo Van Gogh Museum, che conserva alcune tra le opere più belle dell’artista. Noi siamo state molto fortunate, perché da Settembre fino al 17 Gennaio il museo ospita un’esibizione che presenta ulteriori opere di Van Gogh (di solito conservate altrove) e alcune opere di Edvard Much, tra le quali il celeberrimo Urlo (o Il Grido).

Per cena ci siamo lasciate ispirare da un carinissimo (e buonissimo!) ristorante tailandese, The Little Thai Prince, la cui caratteristica è la decorazione dei piatti, fatta con colorati fiori freschi.
Da sinistra a destra: le mini pancake con sciroppo d'acero, rum e gelato alla vaniglia della Pancake Factory. A destra il bellissimo misto di verdure e legumi del Semhar. 

 Secondo giorno: Crociera sui canali, mercato dei fiori e vita notturna

Il secondo giorno, abbiamo preso il treno fino al quartiere Spui per vedere il mercato del libro. Peccato che quel giorno piovesse, e non c’erano molti banchetti esposti. Dopo, siamo tornate alla stazione centrale, da dove partono le cosiddette “Canal cruise”, ovvero delle vere e propria gite turistiche su barca. Infatti, mentre ci si lascia cullare dal dondolio della barca, è anche possibile acculturarsi sulla città, dato che la guida registrata (in olandese, inglese, tedesco e spagnolo se non sbaglio) indica quali sono i posti che si stanno attraversando, su quali canali si sta viaggiando, e racconta anche alcuni aneddoti e curiosità della città.

Andando a zonzo alla ricerca di un posto in cui pranzare, ci siamo imbattute nel mercato dei fiori. Il posto era comunque nella nostra wishlist di luoghi da vedere, così ne abbiamo approfittato e fatto un giro tra le coloratissime bancarelle piene di sementi, gadget e souvenir per turisti e non.

A pranzo ci siamo fiondate da Bagel&Beans, una catena di ristorantini specializzati in buonissimi bagel. In pomeriggio abbiamo ancora pigramente passeggiato per la città, lasciandoci affascinare dai canali, le palazzine dalla base stretta, l’architettura elegante e la gentilezza (inaspettata, devo ammettere!) degli olandesi.

In pomeriggio invece ci siamo dirette al Waterloo Market, un mercatino all’aperto in stile Camden Town a Londra, ma che di nuovo, a causa della pioggia non era ricco come sarebbe durante un giorno normale.

Amsterdam è una città verde. E non mi riferisco solo alla vegetazione. E’ una delle poche città europee a promuovere l’uso delle biciclette (per ridurre traffico e smog) in modo quasi ossessivo, se mi è permesso dirlo. Infatti, una delle prime cose che salta allo sguardo appena usciti dalla stazione entrale è l’enorme parcheggio per biciclette, a quattro piani, che può ospitare la bellezza di 2500 bici!

Allo stesso tempo però, è una città rossa. De Wallen è il quartiere a luci rosse della città, enorme, che con il calare del sole si tinge delle sue lucine rosse e dischiude le tende, dello stesso colore, dei palazzoni che danno sulle strade, così che le ragazze che vi lavorano dietro possano farsi vedere.

Noi ci siamo state, per curiosità. E siamo rimaste stupite dalla varietà anagrafica di gente che vi si può trovare. Donne, uomini, anziane e vecchietti, ragazzini e adolescenti…
Da sinistra a destra: lo scenografico antipasto offerto da The Little Thai Prince; sopra: uno scorcio delle palazzine olandesi lungo The Princess Canal; sotto: (pessima, lo so) vista notturna della stazione centrale di Amsterdam.

Ma tornando al nostro giro turistico, per cena ci siamo dirette verso uno dei ristoranti suggerito dalla nostra guida, un ristorante etiope che si chiama Semhar. Era la nostra prima cena in un ristorante etiope, e devo dire che ci è piaciuto proprio tanto! Anche se non siamo riuscite a mascherare lo sconcerto iniziale per via dell’assenza delle posate, perché sì, nei ristoranti etiopi si mangia con le mani, acciuffando le pietanze con pezzetti del loro pane tipico, l’injera. Qui ho anche provato per la prima volta la birra al mango e quella la cocco, e sì, lo so che ai puritani la cosa inorridirà, ma a me sono piaciute proprio tanto!

Dopo cena abbiamo deciso di concederci un alcolico “normale”, e ci siamo rilassate in un pub del centro.

Terzo giorno: Shopping e La Place

Il terzo giorno combaciava col nostro rientro in Inghilterra, e per questo motivo abbiamo approfittato della mattinata libera per terminare gli ultimi dovuti acquisti, sia personali sia per amici e parenti.
Prima di salutare la città e dirigerci verso l’aeroporto però, abbiamo fatto tappa a La Place, una sorta di ristorante/negozio che offre una scelta di cibo indescrivibile. E’ possibile trovare stuzzichini, pagnotte di pane fresco, carne, pesce, verdure, frutta, smoothie, dolci e cioccolato, di tutto insomma! E’ un self service, perciò la gente può servirsi da sé e consumare il proprio pasto nell’aerea ristoro, oppure portarlo via e gustarselo a casa.


Questo dunque il resoconto della nostra gita ad Amsterdam, spero che sia stato di qualche utilità a chi sta progettando un viaggetto nei Paesi Bassi, e di avervi dato un paio di spunti in termini di ristorantini o eventuali itinerari da seguire! Baci!

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