Friday, 31 March 2017

Consigliami Un Libro – I Segreti della Casa sul Lago, di Kate Morton

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Ho scoperto Kate Morton nel lontano 2011, quando girovagando – come al solito – in libreria, sono rimasta colpita dalla copertina e dalla trama di Il Giardino dei Segreti. L'ho comprato, e l'ho letto tutto d'un fiato. Sono rimasta folgorata! Era successo pochissime volte in precedenza che un romanzo mi affascinasse così tanto, e sapesse trascinarmi all'interno del suo mondo senza fare il minimo sforzo. Da allora ha recuperato tutte le opere della Morton, e ogni volta che vedo un nuovo titolo in libreria mi fiondo a comprarlo a scatola chiusa. Kate Morton è una di quelle autrici che non delude mai. Ed è stato così anche per la sua ultima fatica, Lake House (I segreti della casa sul lago).

Le prime pagine del romanzo ci fanno conoscere Alice. Sedicenne vivace e allegra, dall'immaginazione vivida e inarrestabile. Vive in Cornovaglia, nel 1933, in una grande casa su un lago, insieme alla sua famiglia. Il suo sogno è quello di diventare una scrittrice, e per questo motivo scrive un sacco, storie fantasiose, ma soprattutto gialli. Per perfezionare e farsi consigliare sui punti deboli delle sue trame, spesso si confida con Ben, uno dei giardinieri della sua casa, e del quale lei è innamorata. L'estate del 1933 prosegue come tutte le altre che l'hanno preceduta, fino a quando però, il giorno del solstizio d'estate, un evento terribile stravolgerà la vita di Alice e della sua famiglia.

Saltiamo ai giorni nostri, sempre in Cornovaglia. Stavolta facciamo la conoscenza di Sadie, una detective che durante un'indagine ha commesso un brutto errore e messo a repentaglio la sua carriera. I suoi boss le hanno suggerito (per non dire imposto) un periodo di vacanza, che Sadie sta passando a casa del nonno.
Un mattino, durante la corsa suale coi cani di suo nonno, Sadie prende un sentiero mai esplorato prima, e si ritrova in una radura, al centro della quale sorge una bellissima casa, a pochi passi da un grande lago. Sadie si avvicina, e scopre che la casa è visibilmente disabitata. Tuttavia al suo interno le scene di vita quotidiana sembrano congelate, sospese, come se gli abitanti della casa da un giorno all'altro fossero andati via, lasciando lì tutte le loro cose. La ragazza si incuriosisce e comincia a fare domande sulla casa misteriosa.

Viene a scoprire che si tratta della dimora degli Edevane, i quali nel 1933 abbandonarono la casa in seguito a un episodio terrible. Il loro ultimogenito Theo infatti sparì misteriosamente durante una festa data per celebrare il solstizio d'estate. Il bambino non fu mai ritrovato, e la famiglia devastata si trasferì a Londra. Una dei pochi superstiti degli Edevane è Alice Edevane, famosa scrittrice di gialli contemporanea, alla quale Sadie deciderà di rivolgersi per fare luce sul caso di Theo.

Come già detto prima, adoro il modo di scrivere della Morton. La sua capacità di creare intrecci storici credibili e complessi è a dir poco lodevole, insieme alle sue descrizioni, particolareggiate e poetiche, che prendono il lettore per mano e gli fanno provare nostalgia per tempi e luoghi che non ha mia visitato prima.

Anche in questo libro, come nei precedenti, si alternano due piani temporali, il presente e il passato, e le voci di Alice e Sadie si alternano per dipigere insieme il quadro della vicenda. L'ultima riga non è per niente scontata, come mai succede con la Morton, e lascia il lettore sorpreso e commosso.


Altra costante della Morton sono i personaggi femminili, vere e proprie protagoniste e pilastri delle sue storie. Forti, determinate, indipendenti, spiccano dalle pagine con molto più furore rispetto ai partner maschili, che risultano pallide ombre in confronto. Questo non toglie nulla alla godibilità del libro, che si divora in pochi giorni nonostante le sue belle 518 pagine. Provate a leggere le prime pagine, poi ditemi se non vi siete perse nelle atmosfere di Loanneth, il portico in legno, le risate dei bambini, le siepi fiorite, il lago che luccica placido e riflette i raggi del sole estivo... 

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