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Un post
che arriva con un (bel) po' di ritardo, dato che il film è
uscito il mese scorso (qui in Inghilterra), ma come dice il vecchio
saggio, meglio tardi che mai. Avevo già letto il libro di Riggs, al
quale questo film è ispirato e del quale vi avevo anche parlato in
questo
post. Il libro, che è pensato per un pubblico di ragazzi, rientra
nel genere Young Adult Fantasy Books, e anche se mi era piaciuto
abbastanza non mi aveva fatto impazzire. Alcune delle sue
caratteristiche sono geniali (le foto d'epoca prime tra tutte), ma ho
trovato la seconda parte un po' troppo lenta, gli eventi tirati un
po' per i capelli, e il personaggio di Miss Peregrine molto meno
incisivo di quel che avrei voluto.
Cosa
mi ha spinto dunque ad andare al cinema a vedere la versione
cinematografica? Due ragioni, e sono entrambe nomi: Tim
Burton ed Eva Green. E
non c'è bisogno di dare ulteriori spiegazioni.
Burton
ha spiegato più volte, nelle interviste rilasciate, di aver tentato
di rimanere quanto più possibile fedele al libro, non senza
effettuare qualche necessaria
modifica, e tutte
approvate dall'autore. Modifiche che a mio avviso fanno bene alla
pellicola, regalando quel pizzico di azione in più che il libro
tralasciava un po'.
La
trama è la stessa, e in breve si concentra attorno alla figura di
Jake,
un ragazzo normalissimo, il quale un giorno, in visita al nonno, lo
trova senza vita, e gli sembra di scorgere tra le ombre dei boschi
l'ombra di un mostro. Il ragazzo ne sarà molto scosso, soprattutto
perchè era molto affezionato al nonno, e i genitori decidono di
portarlo in terapia. La dottoressa che lo assiste convince Jake a
visitare i luoghi dell'infanzia del nonno, da sempre avvolti da un
manto di mistero. Il nonno infatti adorava parlare di una scuola
particolare, alla
quale solo bambini speciali erano accolti. Bambini invisibili, o
leggeri come piume, o con la forza di cento uomini. Più tardi,
quando è un po' più grande, Jake scopre che il nonno era stato
trasferito in Irlanda durante la guerra, e che la scuola della quale
parla altro non era che un rifugio per bambini ebrei, così smette di
credere ai racconti del nonno a anche lui, come il resto della
famiglia, etichetta quelle storie come vaneggiamenti.
In
viaggio sulle orme del nonno, e forse anche alla ricerca di se
stesso, Jake viene a scoprire che i racconti del nonno non erano solo
fantasie, e che in Irlanda c'è davvero una scuola per bambini
speciali, nascosta al resto del mondo da un anello temporale, e
gestita dalla favolosa Miss Peregrine. I ragazzi devono assolutamente
restare nescosti, perchè ci sono dei mostri che si nutrono di loro
(dei loro occhi in particolare), e che sono proprio gli stessi mostri
che hanno ucciso il nonno di Jake...
Attenzione,
da qui in poi ci saranno spoiler!
Chi vuole vedere il film/leggere il libro è avvisato!
Per
prima cosa... il titolo. Nel libro si parla di una casa per bambini
speciali, che nel
film, per qualche motivo, sono diventati ragazzi. Ma solo nella traduzione italiana, dato che la versione originale mantiene "children". Forse per adattarvi il tema un po' noir dato da Burton, o
semplicemente per alzare il livello di interesse e abbracciare un
pubblico più ampio, dato che “bambini” avrebbe dato
l'impressione di un film per under 10 (forse).
Come
già detto, il film segue piuttosto fedelmente il libro, con qualche
piccola differenza soprattutto nella seconda parte, quella che vede
la lotta dei ragazzi contro il perfido Barron; nel libro tutto è
molto più blando e veloce, mentre nel film Burton ha messo su una
lotta super colorata, nel bel mezzo di un Carnevale, con tanto di
trovate geniali da parte dei bambini e fughe rocambolesche tra
giostre e attrazioni varie.
Altra
differenza, è la scena del rapimento di Miss Peregrine, che nel
libro viene solo citata, perchè i ragazzi si trovano in un altro
posto, ma che nel film avviene proprio davanti ai loro occhi. E
ancora, la storia d'amore tra Emma e il nonno di Jake viene solo
accennata, mentre nel libro ha una parte più importante.
Diverso
anche il finale, con una Miss Peregrine che ritorna umana senza il
minimo sforzo, mentre nel libro il fatto che lei sia troppo debole
per tornare umana è quasi il fattore stesso che muove gli eventi
verso il libro successivo.
Tutto
sommato il film è godibile, e i fan del libro non ne rimarranno
delusi. Chi invece decide di guardare il film solo perchè fan di
Burton o della Green, di nuovo, avrà tra le mani un film per ragazi
fantasy, con una buona dose d'azione.
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