Buondì e ben ritrovati a tutti! Oggi torniamo a
parlare di libri, e in particolare di una pila di libri che aspetta di essere
letta ormai da tempo, e che ho deciso di leggere nel 2016. Sono sicura che
durante il corso dell’anno sarò stuzzicata da altri titoli, e che riuscirò, in
un modo o nell’altro, a ritardare ancora la lettura di questi volumi, ma uno
dei buoni propositi di quest’anno è proprio quello di smaltire le letture
troppo a lungo posposte, e prometto che ci proverò!
Guerra e
Pace, Leo Tolstoy
Una delle pietre miliari della letteratura, e io
non ne ho ancora affrontato la lettura. E’ una vergona, lo so, mi cospargo il
capo di cenere. Questo volume (o meglio, questo mattone) prende polvere in
libreria da anni, e attende paziente che mi decida una volta per tutte a
leggerlo, e cercherò in tutti i modi di
fare in modo che l’anno decisivo sia questo. Soprattutto perché con l’uscita
della serie TV le immagini spammate ovunque – in metropolitana, libreria, tesco,
fermata dell’autobus… – sembrano quasi
incolparmi della mia grande lacuna, perciò ci proverò!
I luminari,
Eleanor Catton
Eleanor Catton è l’autrice vincitrice del Man
Booker prize 2013 – e la più giovane ad aver ricevuto questo riconoscimento – e
desideravo affrontare la lettura del libro che le è valso questo titolo già da
un po’. Si tratta de I luminari, e parla della caccia all’oro durante il 1800,
e l’autrice crea una sorta di collegamento tra le costellazioni e gli episodi
che vengono narrati nel libro, un po’ come se fossero le stelle a decidere il
nostro destino. Molto curiosa, spero di riuscire finalmente a leggerlo
quest’anno!
Il fu Mattia
Pascal, Luigi Pirandello
In questo caso non si tratterebbe di una nuova
lettura, bensì di una rilettura che desidero davvero tanto affrontare di nuovo.
Ho letto per la prima volta Il fu Mattia Pascal alle scuole medie, e ricordo di
esserne rimasta molto affascinata. Non mi restano però che frammenti di quella
lettura, e sono sicura che rileggendolo ora, a distanza di così tanti anni,
sicuramente mi susciterà emozioni nuove. Da fare assolutamente.
Stone
Mattress, Margaret Atwood
Adoro Margaret Atwood e la sua scrittura così
ironica e intelligente. Ho acquistato questa raccolta di storie brevi dopo aver
divorato Il Racconto dell’Ancella, ma ne ho sempre procrastinato la lettura.
Molto male da parte mia, dovrò assolutamente rimediare.
Una spola di
filo blu, Anne Tyler
Avevo visto la copertina di questo libro e la
promozione dello stesso in una delle Waterston’s davanti alle quali passo per
andare a lavoro, e avevo comprato l’ebook, curiosa di leggerlo. Poi anche Leda,
del canale youtube Le pagine di Leda, ne aveva parlato, e mi sono ricordata di
averlo già da qualche parte nel computer, perciò sono andata a ripescarlo. Si
tratta di una delicata saga famigliare, e io adoro questo genere di libri un
po’ alla Isabelle Allende, e spero di riuscire a leggerlo quest’anno.
Una stanza
piena di gente, Daniel Keyes
Anche questo libro – indovinate un po’! – aspetta
di essere letto da tempo, ma quest’anno so che leggerò di sicuro. SI tratta del
primo caso riportato di personalità multipla, nello specifico di Billy
Milligan, il quale – venne riportato – era affetto da ben 24 differenti
personalità.
Manuale del
guerriero della luce, Paulo Coelho
Manuale scritto con l’intento di essere una guida e un supporto per il lettore, vuole essere una sorta di aiuto a riscoprire il “guerriero della luce”, ossia un’entità latente presente in ogni persona, che si risveglia quando vogliamo proseguire un sogno. Una lettura da affrontare, forse, durante i periodi più difficili.
IQ84, Haruki
Murakami
Uno dei miei autori giapponesi preferiti, mi ero
ripromessa di affrontare la lettura almeno del primo libro di IQ già un paio di
anni fa, e ancora non l’ho fatto. Quest’anno lo farò sicuramente, ma non credo
di riuscire a leggere anche i due successivi – dipende da quanto mi piacerà il
primo! Il titolo del libro è già tutto un programma: si tratta ovviamente di un
omaggio a 1984 di Orwell, e la pronuncia del titolo è in effetti simile alla
lettura del numero “1984”, dato che in giapponese la lettera Q si pronuncia
proprio allo stesso modo in cui si pronuncia il numero 9 (kyuu). “Q” però è
anche un riferimento specifico a “Question Mark”, come viene spiegato – appunto
– nel capitolo 9.
Questa dunque la pila di libri che mi trascino
ormai da tempo e che ho deciso di smaltire quest’anno. E voi invece cosa
leggerete? Avete una lista, o vi lascerete trasportare dal caso? Ci sono altri
titoli che dovrei aggiungere in coda? Fatemi sapere!
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