Fonte |
Anni fa ho letto il suddetto libro, che mi è piaciuto
moltissimo. Unica nota stonata, secondo me, è la lentezza del romanzo (composto
dalla bellezza di 887 pagine), soprattutto nelle parti descrittive, nella prima
metà del romanzo. Dalla seconda metà però l’azione prende il sopravvento, e la
lettura diventa molto più scorrevole.
Oggi parliamo però della serie televisiva, che è
rimasta perfettamente fedele al romanzo.
Ci troviamo a Londra nel diciannovesimo secolo,
durante gli anni della guerra dell’Inghilterra contro la Francia di Napoleone.
Quella che ci viene rappresentata è una realtà alternativa a quella che
conosciamo. In quest’universo infatti, la magia è ben conosciuta e praticata,
fin dagli albori del tempo.
In Inghilterra però tali arti non vengono più
praticate da anni, e anzi, i maghi veri e propri, capaci di magia pratica e non
solo teorica, sono molto rari.
Uno di questi maghi è il signor Norrell, un tipino scialbo, basso e timoroso, il quale però
è anche un mago con tanto di stoffa. Spronato da una scommessa fatta con alcuni
gentiluomini che non credono in Inghilterra esista più la magia, il signor
Norrell prova loro il contrario, portando in vita le statue del Ministero di
York.
A destra: Johnatan Strange, fonte immagine qui. A sinistra, The Fairy, fonte immagine qui. |
Grazie al trucchetto delle statue redivive, la
reputazione di Norrell si spande a Londra come olio nell’acqua, e tutti sono
curiosissimi di conoscere il grande mago. Allo stesso tempo però, non credono
che la magia possa realmente aiutare a vincere la guerra, ma la reputano un
passatempo da salotto.
Per dimostrare a tutti le sue capacità, Norrell
entra a far parte della cerchia del potente signor Warren, e si lascia
convincere a riportare la di lui moglie, da poco deceduta, di nuovo in vita per
dimostrare la potenza della sua magia.
Norrell ci riuscirà, ma solo grazie all’aiuto di
una creatura magica, che accetterà
di aiutarlo in cambio però della metà degli anni di vita della suddetta
fanciulla.
Il grande mago diventa però timoroso, perché non si
fida delle creature del Re Corvo (la
figura magica più potente mai esistita), ritenendole (e non a torto) subdole,
difficili da gestire e terribilmente potenti.
Fonte |
Nel frattempo, consciamo anche l’altro protagonista
della storia, Jonathan Strange.
Gentiluomo benestante e piuttosto pigro, che viene spinto dalla sua fidanzata a
cercare una professione rispettabile. Mentre cerca la sua strada, Jonathan si
imbatte in Vinculus, un viandante
(in apparenza) che gli professa il suo futuro, e gli dice che il suo destino è
di diventare un grande mago. Affascinato dall’idea, Jonathan si metterà a studiare
la magia, e questo lo porterà a conoscere il signor Norrell.
Jonathan si propone di diventare il suo allievo, e
per un po’ le cose funzionano alla grande, perché Norrell è felicissimo di
avere finalmente un altro vero mago con cui parlare.
Purtroppo però diventa presto chiaro che gli
interessi dei due sono diametralmente opposti: Norrell predilige un tipo di
magia pacata e prevalentemente teorica, mentre Jonathan vuole sperimentare,
fare, vuole riportare la magia all’antico potere, ed è troppo affascinato dalla
magia arcaica e oscura del re corvo e le sue creature della notte.
Non vi dico di più della trama, perché rischierei
di spoilerare troppo, ma credetemi, vale davvero la pena guardare questa
miniserie.
Oltre alla storia avvincente, lo sceneggiato ha
dalla sua parte un’ambientazione che definire favolosa è riduttivo, con l’uso
ad hoc di una palette di colori cupa e fredda, piena di grigi e blu, fumi e
nebbie.
Tanto di cappello alla regia, e gli attori sono
bravissimi, e davvero azzeccati. In modo particolare, Eddie Marsan nel ruolo del signor Norrell e Marc Warren, che interpreta l’scuro essere fatato che inganna
Norrell e Strange, sono dannatamente azzeccati!
Non si trova ancora doppiata in italiano, ma la si
trova facilmente in lingua originale o sottotitolata in italiano. Dopo averlo
guardato vi verrà voglia di correre a comprare il libro, e di leggere anche la
raccolta di storie brevi di Susanna Clarke intitolata Le Dame di Grace Adieu, che riprende i temi e le ambientazioni de
Jonathan Strange e il signor Norrell.
Un bacio e alla prossima!
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